Un viaggio a Ine no Funaya, un piccolo antico villaggio di pescatori sulla punta della penisola di Tango, all’estremità settentrionale della Prefettura di Kyoto. Una delle aree rurali più belle del Giappone, famosa per gli incantevoli paesaggi costieri, un luogo dove la natura è ancora in armonia con l’uomo e la tradizione vive nel quotidiano.
“Guardare il sole immergersi dietro alla collina rivestita di fiori. Camminare in un’immensa foresta senza pensiero di ritorno. Stare in piedi sulla spiaggia e osservare una barca che scompare dietro alle isole in lontananza. Contemplare il volo delle anatre selvatiche viste e perse fra le nuvole. E le sottili ombre del bambù sul bambù.”
Zeami Motokiyo
Yugen è il sentimento di grazia profonda e sottile commozione che si prova immersi nella natura. Lo si prova in questo luogo fuori dal tempo, in barca sul mare blu della splendida baia, sotto un cielo azzurro, inseguiti dalle aquile di mare, con le isole all’orizzonte, nel silenzio, osservando il paesaggio nostalgico della costa.
Con le sue case-palafitta galleggianti è l’archetipo del villaggio giapponese che racconta di pescatori e navigatori
La sua architettura urbana è formata da 230 “funaya”, dove vivono circa 2000 abitanti che conservano ancora uno stile di vita lontano da contaminazioni esterne, fondato sulla pesca, in particolare della ricciola. La parte inferiore dell’abitazione è dedicata all’ormeggio della barca, mentre il piano superiore è dedicato all’uso abitativo.
“E' come una sera d'autunno, sotto una distesa incolore di cielo in silenzio. In qualche modo, come se per qualche motivo che dovremmo essere in grado di ricordare, lacrime scendono incontrollabili". ”
“villaggio di pescatori:
al chiaro di luna si balla
nel profumo del pesce crudo.”