Here comes the rain again
RITRATTI MODA CON EFFETTO PIOGGIA
“ecco che arriva di nuovo la pioggia. Cadendo sulla mia testa come un ricordo. Cadendo sulla mia testa come una nuova emozione” Annie Lennox
La pioggia è piena di ricordi e desideri. Ma i ricordi sono una tragedia. Pioggia e ricordi sono simbolo dell’assenza.
“E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere.” Gabriele D’annunzio
Japan Streets
È l’eleganza delle cose ordinarie collocate al posto d’onore.
Si esprime nella quiete dei vicoli, nelle trame irregolari delle pietre, nella superficie butterata dei muri rustici, nella ruvidezza del legno, nei colori fangosi, nella semplicità e modestia delle abitazioni tradizionali.
“ La raffinatezza giapponese è la più persuasiva che esista al mondo, poiché i mezzi attraverso cui si esprime sono i più puri, umili, naturali. ”
“ Tutto in Giappone è inquadrato, prestabilito, previsto. Ogni cosa si svolge secondo il programma precedentemente e minuziosamente elaborato. Le città sono suddivise in zone e quartieri in ognuno dei quali si va a fare una data cosa. ”
Una ragazza orientale
“Denudarsi significa esporsi come immagine, trasferire ogni arcana profondità sulla superficie corporea, rivelare la mancanza d'abito di una essenza, esibire la propria amabile fragilità, mostrando la propria intimità nello svanimento di ogni interiorità.”
Memories
Un brano di danza moderna della scuola di danza CENTRO DANZA RICERCA di Cologno Monzese. Coreografia di Agnese Riccitelli.
La fotocamera coglie alcuni dei momenti salienti del balletto, cercando di restituirne bellezza ed emozione
“
I desideri stavano strappandomi l’anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito. Allora li ho incantati.
”
Alessandro Baricco
“Colui che danza commina sull’acqua e dentro una fiamma”.
“La danza non è un esercizio. È uno stato dell’anima che esce attraverso il movimento.”
A Journey in Valparaiso
VALPARAISO VISTA CON GLI OCCHI DI NERUDA (cit. da "Confesso che ho vissuto" P. Neruda)
Valparaiso apre le porte all’infinito mare, alle grida delle strade, agli occhi dei bambini. Accesa e rumorosa, spumeggiante e meretricia. E’ segreta, sinuosa, fatta a gomiti. Come una cascata, la miseria si riversa sui colli.
Il porto è una contesa fra il mare e la cordigliera. Le gru, i moli, le opere dell’uomo coprono la cintura della costa come una maschera dipinta della felicità che fugge. Vicino al mare, in pianura, ci sono case con balconi e imposte chiuse, in cui non entrano molti passi.
I colli e la pienezza marina formarono la città, e la resero uniforme, ma con la disparità della primavera. Le case divennero colori: in esse si unirono l’amaranto e il giallo, il carminio e il cobalto, il verde e il purpureo. Il vento dell’Oceano maggiore meritava una città di bandiere.
Le scale partono dall’alto e dal basso e si contorcono arrampicandosi. Si assottigliano, fanno una breve sosta, ritornano verticali. Fanno il punto. Precipitano. Si allungano. Retrocedono. Non finiscono mai. Se camminassimo per tutte le scale di Valparaiso, avremmo fatto il giro del modo.
Cheeky Girl
“Poi la porta si spalancò. Ed entrò quella donna. Tutto quello che posso dirvi è che ci sono miliardi di donne, sulla terra, giusto? Certune sono passabili. La maggior parte sono abbastanza belline, ma ogni tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una donna speciale, incredibile. Cioè, guardi e non ci puoi credere. Tutto è un movimento ondulatorio perfetto, come l’argento vivo, come un serpente, vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante, con magnifici occhi sorridenti, bocca leggermente piegata in giù, labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza. E sanno vestirsi, e i loro lunghi capelli incendiano l’aria. Troppo di tutto, accidenti.” Charles Bukowski
“La gioventù è insolente; lo è di diritto, di necessità. Deve affermarsi ” Joseph Conrad
“Una bella donna non si cura neppure degli dei – Despicit et magnos recta puella deos.” Orazio
Dancing in the ruins
DANCING IN THE RUINES
Una ballerina, un luogo abbandonato consumato dal tempo.
La danza, che è l’arte di alterare il vuoto, che è un tentativo eterno di negare la morte, riporta la vita nelle stanze vuote di una villa antica private del loro splendore dal passare del tempo. Porta gioia e consolazione nella malinconia dell’abbandono, esempio della caducità e fragilità di tutte le cose.
“ La danza non è vita, ma mantiene in vita tutte le piccole cose di cui la grande cosa è composta ”
Emma Goldman
“La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”
Alda Merini
“Io tra tutte le foglie dell’autunno, so riconoscere l’unica che invece di cadere, ha imparato a volare. E so anche innamorarmene”
Fabrizio Carmagna
“Non abbiate mai paura dell’ombra. E’ lì a significare che vicino, da qualche parte, c’è una luce che illumina”
Ruth E. Renkel
Raccoglimento
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RACCOGLIMENTO
“Il tatuaggio, quando inteso nella sua interezza, deve essere visto come un atto religioso. L’essere umano produce immagini dal centro del proprio sé e li comunica al mondo. La fantasia si incarna nella realtà e la persona è nella sua interezza.” Spider Webb (ARTISTA TATUATORE)
In The Dark
“E ti chiedo: perché temi il buio? Il buio esiste solo perché tu prenda consapevolezza della tua luce.
Esiste solo perché tu splenda.” Fabrizio Caramagna
WHAT PEOPLE SAY
“ Alla luce, leggiamo le invenzioni di altri; nel buio ci inventiamo le nostre storie. ”
Wild Japan
Un viaggio a Ine no Funaya, un piccolo antico villaggio di pescatori sulla punta della penisola di Tango, all’estremità settentrionale della Prefettura di Kyoto. Una delle aree rurali più belle del Giappone, famosa per gli incantevoli paesaggi costieri, un luogo dove la natura è ancora in armonia con l’uomo e la tradizione vive nel quotidiano.
“Guardare il sole immergersi dietro alla collina rivestita di fiori. Camminare in un’immensa foresta senza pensiero di ritorno. Stare in piedi sulla spiaggia e osservare una barca che scompare dietro alle isole in lontananza. Contemplare il volo delle anatre selvatiche viste e perse fra le nuvole. E le sottili ombre del bambù sul bambù.”
Zeami Motokiyo
Yugen è il sentimento di grazia profonda e sottile commozione che si prova immersi nella natura. Lo si prova in questo luogo fuori dal tempo, in barca sul mare blu della splendida baia, sotto un cielo azzurro, inseguiti dalle aquile di mare, con le isole all’orizzonte, nel silenzio, osservando il paesaggio nostalgico della costa.
Con le sue case-palafitta galleggianti è l’archetipo del villaggio giapponese che racconta di pescatori e navigatori
La sua architettura urbana è formata da 230 “funaya”, dove vivono circa 2000 abitanti che conservano ancora uno stile di vita lontano da contaminazioni esterne, fondato sulla pesca, in particolare della ricciola. La parte inferiore dell’abitazione è dedicata all’ormeggio della barca, mentre il piano superiore è dedicato all’uso abitativo.
“E' come una sera d'autunno, sotto una distesa incolore di cielo in silenzio. In qualche modo, come se per qualche motivo che dovremmo essere in grado di ricordare, lacrime scendono incontrollabili". ”
“villaggio di pescatori:
al chiaro di luna si balla
nel profumo del pesce crudo.”