Scatti che intendono esprimere lo spettacolo della natura e dell’arte sulle colline della Valpolicella
Dolci colline che si estendono in lontananza sino al lago di Garda, deboli alture come increspature del paesaggio, echi smorzati di più vasti movimenti geologici. Luoghi boscosi e la campagna pennellata dal verde di olivi e cipressi, e dal giallo delle vigne in autunno.
Terrazzamenti delimitati dalle marogne. Sentieri che salgono all’orizzonte tra i filari. Le vigne. E sotto le vigne suoli argillosi su marne e calcari giallastri e rosati che affiorano qua e là e che si ritrovano nelle architetture. Pievi antiche con torri e capitelli, santuari e sontuose ville di campagna.
E su tutto la luce del sole d’autunno che dona calore e morbidezza ai colori, e addolcisce le linee del paesaggio, e il cielo tenero del tramonto. Una scena magica, favolosa ed eterna che cattura i sensi. Dolcezza di ricordi che lasciano il posto ad un’estasi immemoriale.
“ Una vigna che sale sul dorso di un colle fino a incidersi nel cielo, è una vista familiare, eppure le cortine dei filari semplici e profonde appaiono una porta magica…
Tutto ciò è familiare e remoto, infantile, a dirla breve, ma scuote ogni volta, quasi fosse un mondo.. è come una stanza in cui da tempo non entra nessuno e la finestra è aperta al cielo..
Un semplice e profondo nulla, non ricordato perché non ne valeva la pena, disteso nei giorni e poi perduto, riaffiora davanti al sentiero, alla vigna, e poi si scopre infantile, di là dalle cose e dal tempo...
La vigna è fatta anche di questo, un miele dell’anima, e qualcosa nel suo orizzonte apre plausibili vedute di nostalgia e speranza ”