IL CORPO A ZONE - HANDS
È lo sguardo desiderante che dà unità al corpo. Perché il corpo nudo è un corpo “a zone” come diceva Freud. Ogni zona può isolarsi e valere per sé stessa. Le fotografie che vedete sono appunto immagini dove l’attenzione si sofferma sulla forma, sui movimenti e sulla prensilità della mano.
Sono immagini dal carattere classico, senza alcuna complicità libertina o intento erotico, diverse dall’iconografia convenzionale del nudo. Sono meditazioni, forme in chiaroscuro che emergono dal profondo sfondo buio, focalizzate sulla fierezza della posa e la cura della gestualità.
Le mani rappresentano una delle più grandi risorse anatomiche che ci distingue dagli altri esseri viventi perché ci permettono di creare. Parlano, ascoltano, esprimono emozioni o le camuffano. Ci sorreggono. Raccontano storie nascoste dalle pieghe e dai solchi del tempo.
La nudità del corpo mette a nudo, rivela la nudità banale delle mani, che non siamo abituati a considerare come nudi. Questa nudità quotidiana è il segnale della fragilità che è la fragilità di tutti corpi, che fa affiorare dolcemente e discretamente l’immagine, vale a dire la “venuta in presenza”, il mistero e la gloria del corpo nudo.